Imparare una nuova lingua fin da piccoli è più semplice di quanto si immagini
Oggi sul mio blog ospito Samantha una Magic Teacher, per parlare di un argomento per me molto importante: i bambini bilingue e come insegnare al meglio una seconda lingua.
Sono ancora tanti i genitori che hanno l'infondato timore che imparare una nuova lingua fin da piccolissimi sia “di disturbo” all’apprendimento della lingua madre.
Buona parte crede che sia facile impararla da piccoli, ma troppo costoso o faticoso da mettere in pratica: ci vuole per forza la presenza di un madrelingua o un soggiorno all'estero magari con corsi lunghi e attività a casa pesanti e opprimenti in aggiunta ai compiti di scuola.
E chi ha voglia di seguire i figli in attività extra se poi i figli per primi si ribellano già a sufficienza ai loro doveri scolastici?
Come dimostrano le recenti ricerche sul funzionamento del nostro cervello, quando si tratta di apprendere una nuova lingua, quanto prima si inizia e meglio è. Abbiamo, infatti, una finestra di apprendimento ottimale per la pronuncia di una nuova lingua che va dalla nascita agli 8 anni circa. È durante questo periodo che imparare una lingua, anche se molto diversa dalla nostra, ci risulta facile e porta a risultati eccellenti. Più ci allontaniamo dalla fascia di età zero-tre anni e più sarà diverso il fisiologico immagazzinamento nel nostro cervello della seconda lingua rispetto alla lingua madre, fino ad essere “archiviata” in un’area cerebrale differente con differenti caratteristiche ai fini della produzione (non più automatica come ad esempio la prima lingua).
Perché perdere questa occasione?
35 anni fa la professoressa Traute Taschner, Ordinario di Psicologia e dello Sviluppo del Linguaggio all’Università di Roma, ha elaborato un metodo denominato “Le avventure di Hocus and Lotus” che consente ai bambini di diventare completamente bilingui e con gioia e divertimento!
Questo modello si basa sulla psicolinguistica e non sulla linguistica, prendendo in considerazione il processo NATURALE di acquisizione della lingua madre, applicandolo alla seconda lingua.
I meccanismi cognitivi sui quali agisce questo programma educativo sono stati a lungo studiati da ricercatori di psicolinguistica e neuropedagogia e hanno portato all’individuazione di un aspetto fondamentale per l’apprendimento oltre alla relazione: la NARRAZIONE!
Una storia è un mezzo potente per stimolare la fantasia e il linguaggio, per creare un luogo dove vivere esperienze che emozionano e che ci lasciano qualcosa che conserveremo per sempre.
Sappiamo dai numerosi studi sul cervello umano che la voglia di parlare nasce se si conoscono le intenzioni dell'altra persona, se sappiamo esattamente cosa aspettarci dall’altro, se ci si sente sicuri.
Per questo, le insegnanti magiche raccontano assieme ai bambini storie ripetute con l’aiuto di gesti significativi che vengono presto associati alle parole portando alla completa comprensione del significato.
Con il TEATRO nasce la voglia di parlare di raccontare e raccontarsi e l’attuare gesti significativi ci aiuta a comprendere il linguaggio sconosciuto e ad interagire.
Ci sono gesti divertenti che ci fanno ridere e ci pongono in relazione con gli altri: pensiamo ad esempio a mimare un uccello o un rana o guidare un aereo che precipita! Ecco allora perchè con Hocus&Lotus nasce vero AMORE verso i compagni e verso chi la lingua deve insegnarla.
La lingua si impara se si AMA quello che si sta facendo, se ci si diverte, se ci sentiamo a nostro agio nell’esprimerci!
Motivo in più per cui ci chiamiamo insegnanti magiche, non solo perchè fino almeno agli 8 anni facciamo leva sul mistero e sulla magia dell’ingresso in un nuovo mondo dove si parla soltanto una nuova lingua e dove vivremo favolose avventure che animeranno la fantasia dei bambini ma soprattutto perché cercheremo di entrare in empatia con ciascun alunno e di creare una vera relazione comunicativa: capire le emozioni, emozionare e interagire con lo sguardo, con il corpo e con serenità.
Mi piace parlare di questo argomento perché ci credo molto, infatti sto crescendo una bimba bilingue (italo-francese) e se volete potete leggere la mia esperienza qui => Crescere bambini bilingue
Per approfondimenti sul medoto Hocus&Lotus:
sito nazionale www.hocus-lotus.edu
sito Bologna e provincia www.piccolipoliglotti.it
2 commenti:
Molto interessante anche per me, visto che anche io, come forse sai, sto cercando di far crescere mio figlio bilingue.
Ciao, si lo so che anche voi siete bilingue, li da voi poi sarà anche più facile esserlo visto che siete vicino al confine. Comunque l'importante è cominciare da subito. :-)
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