Le origini della festa della donna
L'8 Marzo, dal 1909 negli Stati Uniti e dal 1922 in Italia, si festeggia quella che da tutti è conosciuta come la "Festa della donna". Perché però, in tutto il mondo, questa celebrazione è diventata tanto importante? Non certo per gli spogliarelli o per andare con le amiche a mangiare una pizza, le origini di questa commemorazione sono, infatti, risalenti al lontano 1908.
Nel 1907 a Stoccarda si tenne la conferenza internazionale socialista, dove fu votata una risoluzione, che si impegnava a lottare per il suffragio universale delle donne. La statunitense Corinne Brown, non d'accordo con le decisioni prese in seguito alla suddetta conferenza, che prevedevano l'esclusione, dal trattato, delle donne borghesi, presiedette nel 1908 una conferenza del Partito Socialista di Chicago, nella quale espresse il suo pensiero di fronte a tutte le donne che erano state invitate. I punti focali dell'assemblea furono: lo sfruttamento dei datori di lavoro, nei confronti delle operaie, ma soprattutto il diritto di voto alle donne. Quello stesso anno, i dirigenti del Partito Socialista, compresero che non potevano evitare il "problema" e riservarono l'ultima domenica del febbraio dell'anno successivo, per una manifestazione a favore del diritto di voto femminile, quindi la prima giornata ufficiale della donna fu celebrata il 28 febbraio del 1909.
Una leggenda metropolitana, risalente alla fine della seconda guerra mondiale, narra che l'istituzione della ricorrenza dell'8 marzo debba le sue origini, in seguito alla morte di centinaia di operaie in un rogo, nella fabbrica di camicie nella quale stavano scioperando. La leggenda, vuole che il proprietario di questa fantomatica camiceria, indispettito dall'atteggiamento delle sue operaie le chiuse dentro, e queste non potendo scappare dall'incendio che scoppiò all'interno della fabbrica, morirono arse vive. Questa leggenda, in realtà nasce dalla modifica, elaborata poi nel corso degli anni, di un fatto realmente accaduto, l'incendio nella fabbrica Triangle, a New York, dove incidentalmente morirono 146 lavoratori, in gran parte donne.
In realtà la data dell'8 marzo, vede la sua origine nel 1917 a San Pietroburgo, dopo una grande manifestazione voluta dalle donne per la fine della guerra, i cosacchi cercarono di impedire la protesta, ma non ci riuscirono, anzi rafforzarono l'intenzione delle donne a proseguire nel loro intento. Nel 1921, la seconda conferenza internazionale delle donne, tenutasi a Mosca, fissò per quella data la "Giornata internazionale dell'operaia".
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu celebrata anche in tutta Italia la "Festa delle donne", in seguito alla nascita, l'anno precedente, dell'UDI (Unione Donne in Italia), ma la celebrazione non fu ritenuta legittima, se non negli anni '70 con la nascita del movimento femminista. La mimosa fu adottata come simbolo, essendo un fiore che sboccia proprio i primi giorni del mese di marzo.
Queste le vere origini di una ricorrenza, che i tempi moderni, hanno purtroppo reso una festa consumistica, ma che deve le sue radici alla lotta che le donne hanno fatto negli anni, per rivendicare i diritti che oggi abbiamo.
Ma la Festa della Donna, oggi, è anche l'occasione per fare il punto sulla condizione femminile: sui traguardi raggiunti e quelli ancora lontani all'orizzonte.
Le mimose non bastano!
Le donne hanno bisogno di rispetto e parità di diritti. che ancora nel 2013, non abbiamo raggiunto....
0 commenti:
Posta un commento