domenica 1 giugno 2014

Racconti di Parto n. 8

Ecco il racconto di mamma Myriam




Ciao a tutte,
vorrei raccontare il mio parto per dare un messaggio di speranza a tutte le future mamme.
Parlare del parto in poche righe non è facile, ma spero vorrete leggerlo fino alla fine perché diciamo solo questo: per me partorire è stata un’esperienza magica che rifarei mille volte!

Alle 2 di notte, mentre mi trovo in un bar con mio marito e alcuni amici (ebbene sì, stavo così bene che uscivo ancora!), mi si rompono le acque come nella classica commedia americana!
Contrazioni: zero.
Dato che in quel momento non mi ricordo assolutamente cosa ci avevano detto di fare al corso preparto, decidiamo di andare all’ospedale dove mi dicono che in assenza di contrazioni ci potrebbero volere anche 18 ore, e quindi essendo notte mio marito deve andare a casa.

Non mi rendo ancora conto di cosa stia succedendo, e forse proprio per questo sono tranquillissima, ma sinceramente che mio marito debba andare via mi dispiace un (bel) po’, per cui gli chiedo di prendere tempo.
Per fortuna: dopo pochi minuti iniziano le contrazioni, un dolore che ricordo come intenso, ma sopportabile. In quel momento il mio corpo mi dice esattamente cosa fare in modo molto naturale: piegarmi in avanti, passeggiare, oscillare il bacino e respirare forte. Il dolore insopportabile è invece doversi sedere o sdraiarsi, cosa che quindi evito accuratamente (ma come fanno in quei programmi televisivi dove le partorienti stanno allettate tutto il tempo?).

Dopo poco più di un’ora chiamo l’ostetrica per chiederle di controllarmi, dato che mi sono lasciata
aperta la possibilità di chiedere l’epidurale in caso di dolore insopportabile, e so che non bisogna andare troppo “oltre” per poterla fare.
L’ostetrica mi guarda come per dire “ecco la solita rompiballe che vuole farsi controllare ogni 3x2” e, accondiscendente, mi visita (… e questa sì che è una tortura!), guarda me e mio marito e decreta “in sala parto!”.
In quel momento inizio a sentire di dover spingere fortissimo, anche questa è una cosa naturalissima e diversa da come avevo sempre immaginato, semplicemente non si può non spingere! Mentre mi portano in sala parto in sedia a rotelle e mi godo l’aria fresca sul viso come se fosse la cosa più bella del mondo mi dicono di non farlo, ma è impossibile, e appena mi mettono sul lettino
chiedo se ora posso spingere. L’ostetrica mi risponde “vai, si vede già la testa”, e in 5 spinte…. Ecco nascere il mio piccolino!

Per fare dei conti in termini di tempo, di parto sono state esattamente 4 ore dalla rottura delle acque, 3
dall’inizio delle contrazioni… e con zero punti post parto (vi hanno mai detto che dopo il parto tremano le gambe, si ha freddo, non si riesce a respirare? A me non l’avevano mai detto… quindi non preoccupatevi se succede!).
Il momento del parto è veramente magico, indescrivibile, a me ha dato la sensazione di essere fortissima, perché per farmi forza pensavo che qualunque dolore sarebbe stato sopportabile se il fine era stringere a me il mio piccolino, e il risultato è stato in effetti che se ci ripenso quasi non mi ricordo di nessun dolore.

Per concludere vorrei auto-rispondermi ad alcune domande che a me verrebbero in mente leggendo
questo racconto, e alle quali io stessa avrei voluto avere risposte chiare mentre ero incinta!

- Come ci si accorge se si rompono le acque? ..E’ impossibile non accorgersene!

- Cosa devo fare durante le contrazioni? Stare tranquilla, stare tranquilla, stare tranquilla. Se si sta
tranquille si è già a tre quarti dell’opera. E assecondare il proprio corpo.

- Hai fatto qualcosa di speciale per prepararti al parto? No! Solo un po’ di acqua gym preparto molto
leggera, per tenermi in forma e soprattutto per conoscere altre future mamme e condividere i
momenti difficili. E il famoso “perineal massage”! Da autodidatta, cercando dei video su youtube.
Questo sì lo consiglierei, anche se non è certo una garanzia anti-episiotomia, di sicuro aiuta.

- Cosa può fare il mio compagno durante il travaglio? A me questo non l’aveva detto nessuno…
portare un ventaglio! Credo di non aver mai avuto così caldo

In bocca al lupo a tutte le future mamme, sperando di avervi dato un po’ di coraggio!


Io ringrazio la mamma Myriam per aver accettato di condividere con me e con tutti i lettori del mio blog e delle mie pagine social, la sua esperienza di parto.
Se anche voi volete condividere la vostra esperienza di parto, potete mandarmi il vostro racconto via e-mail a: da.mamma.a.mamma2012@gmail.com oppure scrivermi un messaggio privato sulla mia pagina Facebook


Da Mamma a Mamma.




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2 commenti:

Unknown ha detto...

anche questo è stato un bellissimo racconto!come va? ti mando un bacio simona:)

A. ha detto...

mi vengono i brividi, e tra poco sarà passato già un anno dall'esperienza più intensa e magica della mia vita!
xoxo
http://sofiscloset.blogspot.it/