I Consigli di Tata Francesca sul cosleeping e la sicurezza durante la nanna dei bambini
Ieri ho partecipato all'incontro organizzato dalla Chicco (#inviaggioconChicco) con Tata Francesca, durante il quale abbiamo parlato dei problemi legati alla nanna dei bambini, di sicurezza durante il sonno e di cosleeping.Tata Francesca Valla |
Nel mio precedente post sull'argomento (che trovate QUI), mi avete scritto in molte, chiedendomi di riferire i vostri problemi con la nanna alla Tata, e così ho fatto... ora il problema è riassumere il tutto in poche righe... ma ci proverò!
Le domande più ricorrenti erano:
Come faccio ad abituare il bambino a dormire nel suo lettino invece che nel lettone senza traumi?
E' giusto il cosleeping?
Perché il bambino si sveglia di notte e vuole venire nel lettone?
Si può mettere un bambino neonato in cameretta da solo?
Il cosleeping favorisce l'allattamento?
A che età è giusto spostare il bambino in cameretta?
La Tata ci ha spiegato che le cose più importanti per favorire la nanna sono:
- un clima famigliare sereno (se il bambino avverte tensione tra i genitori, sarà nervoso e faticherà ad addormentarsi e vorrà stare nel lettone con i genitori per "monitorare" la situazione)
- l'accompagnamento graduale alla nanna (non si può pensare di mettere a nanna un bimbo in 2 minuti, soprattutto da piccoli, bisogna dedicargli del tempo, circa 30- 45 minuti, soprattutto se si vogliono cambiare le sue abitudini es. se dal lettone lo si sposta nel lettino)
- i rituali della nanna
I rituali danno sicurezza al bambino, perché per loro sono importanti i punti di riferimento e il ripetere sempre le stesse azioni prima della nanna, li conforta. I bambini sono abitudinari ed hanno bisogno di prevedere quello che accadrà dopo.
I rituali della nanna possono essere di vario tipo:
- la favola della buonanotte (spesso i bambini ci fanno leggere sempre le stesse fiabe, oppure vogliono che le inventiamo noi.)
- l'allattamento (i bambini spesso si addormentano attaccati al seno, non solo perché hanno fame, ma soprattutto perché hanno bisogno del contatto con la mamma)
- il ciuccio
- il bagnetto
- la ninna nanna (la voce della mamma tranquillizza il bambino e lo rassicura)
- il suono del carillon
Ma perché i bambini fanno tutta questa fatica ad addormentarsi?
La Tata ci ha spiegato che i bambini fanno fatica, perché non vogliono separarsi da noi, soprattutto se la mamma lavora tutto il giorno, la sera i bambino vogliono recuperare il tempo ed hanno ancora più bisogno delle attenzioni materne. E' bene quindi scendere a compromessi e cercare di assecondare i bambini, soprattutto quelli piccoli, perché le eccezioni ci possono essere e se per una sera il bimbo vuole dormire con la mamma, si può fare, basta stare attenti alla sicurezza (meglio aspettare l'anno d'età, ma ne parlerò dopo!).
Non bisogna lasciar piangere i bambini, ma cercare di capire dietro al pianto, qual è il loro bisogno. Bisogna osservarli e farsi guidare da loro, da ciò che dicono con tutto il corpo. Rispondiamo quindi alle loro fisiologiche richieste di conforto e rassicurazione, spesso basterà consolare con una carezza o con un abbraccio.
Tata Francesca sconsiglia la cameretta nel primo anno, meglio farli dormire nel lettino in camera con i genitori, e procedere poi gradualmente al cambiamento e allo spostamento nella cameretta, ma solo quando il bambino e i genitori saranno pronti. Non c'è un' età giusta per dormire da soli, bisogna rispettare i loro tempi.
Nel rituale della nanna, non bisogna dimenticare la sicurezza! E' infatti consigliato nel primo anno di vita dei bambini, farli dormire in camera con i genitori, nella posizione a pancia in su, ma non nel lettone, per prevenire la SIDS (quindi io ho sbagliato tutto perché la mia ha sempre dormito con me...)
Culla Next2me Chicco |
Tata Francesca ci ha anche illustrato la novità Chicco, la culla Next2me, che consente di far dormire il bimbo accanto a sé senza rischi. Questa innovativa culla da posizionare attaccata al lettone, è uno spazio a misura di bambino, avvolgente e dalle dimensioni ridotte, è studiata per favorire il cosleeping e garantire un sonno sereno e sicuro a tutta la famiglia.
Far dormire il bambino in camera con i genitori, il più possibile vicino alla mamma, (non nel lettone i primi mesi) è consigliato anche dall'Accademia Americana di Pediatria, che attraverso diversi studi, ha dimostrato come questo riduca del 50% il rischio di SIDS (sindrome della morte in culla) e abbia importanti benefici, tra cui favorire l'allattamento, confortare e controllare il bambino. Con Next2me la mamma avrà sempre il bimbo vicino, e senza doversi alzare dal letto, potrà allattarlo comodamente. La culla Next2me è perfetta anche per prevenire il rigurgito notturno, è infatti inclinabile; si può anche facilmente smontare e trasportare anche in vacanza! Il prezzo è quello di una normale culla, peccato che non l'avessero ancora inventata due anni fa!!!
Dopo l'anno di età, se i genitori vogliono possono praticare il cosleeping nel lettone (anche Tata Francesca lo ha fatto) e assecondare il bisogno di contatto dei bambini.
L'importante è che ogni cambiamento venga fatto in modo graduale, assecondando i bisogni del bambino.
Ricordatevi poi, che la scelta giusta, non è quella che ti dicono gli altri, ma è quella che senti dentro di te!
Spero di aver riportato tutte le risposte alle vostre domande, cosa ne dite voi?
Mi fa piacere sapere che, a differenza di quanto accadeva nelle serie tv SOS tata, non abbia considerato degli incapaci i genitori che fanno dormire i bambini nel lettone:)))
RispondiEliminaA parte tutto, molto interessante, vorrei però dire questo: i motivi della SIDS sono ancora oggi sconosciuti e non si sa esattamente se dipendono anche dal fatto che i bambini dormano o meno nel lettone con i genitori.
Certo è che, se troppo piccoli (neonati per intenderci), può essere pericoloso tenerli in mezzo nel lettone perché potrebbero essere schiacciati dai genitori involontariamente o soffocati per es. dalle coperte o dal lenzuolo, se tirati troppo in su. Per questo si consiglia di farli dormire in pancia in su e con le coperte sotto le braccia (non fino al mento quindi).
L'uso del ciuccio (come mi hanno spiegato al corso pre parto a suo tempo), potrebbe essere utile per prevenire casi di SIDS, ma anche su questo non ci sono certezze assolute purtroppo. Si tratta di statistiche e casi che studiano, per capire da cosa può dipendere una disgrazia di questo tipo.
Per il resto credo che l'incontro a cui hai partecipato sia stato molto carino e utile e mi fa piacere constatare che i suggerimenti dati sono quelli che ho sempre praticato anche io, spinta solo dall'istinto materno:)))
Un bacio
Vivy
Carina come iniziativa!
RispondiEliminaBrava Marina! un racconto chiarissimo! noi il abbiamo fatto dormire M da subito nel suo lettino (dai 3 mesi), ma perché lui era un dormiglione di prima categoria!quindi non avevamo problemi al rispetto. Devo dire però che quando é ammalato, anche con una semplice influenza, o adesso che ha iniziato l'asilo, non lo togliamo più dal letto!
RispondiEliminabravissima Marina, sai un sacco di cose, io con i miei tre piccoli ho imparato pian piano.....un bacione:)
RispondiEliminaPost utilissimo e ricco di consigli...a proposito l'ho votato in Top of The Post: http://weddingplannerinbrianza.blogspot.it/2014/10/top-of-post.html
RispondiEliminaCiao Marina, post molto interessante...Andrea ha dormito con me per 3 anni e mezzo...ormai più di un mese fa ha deciso di dormire nel suo lettino...sono felice che abbia preso questa decisione ed è bravissimo...la mattina viene a prendersi un pò di coccole prima di alzarci ma dorme volentieri nel suo letto...ed io ho finalmente il mio spazio per riposare bene!!!
RispondiEliminaBuona serata
Manu
Con questo post sei nella mia top of the post di questa settimana ;-)
RispondiEliminaBaci
Manu