giovedì 30 ottobre 2014

Racconto di parto n. 16

Il racconto di parto di oggi è della mamma blogger Rachele di Nonsoloincinta

Da Mamma a Mamma.

Era una domenica sera, i giorni erano passati e il giorno dopo avrei avuto il secondo tracciato (nell'ospedale dove ho partorito ed ero seguita ti fanno superare i sette giorni e poi inizi a fare il tracciato un giorno si e uno no fino al parto) e verso ora di cena ho avuto un po' di mal di schiena strano ma poi passato senza problemi.
Erano le undici e mezza quando abbiamo deciso di metterci a nanna e mentre io cercavo di addormentarmi Lui già era entrato nel mondo dei sogni. TAC eccola una contrazione, mi sono svegliata dal coma pre addormentamento e sono andata in bagno. Lui dormiva. TAC eccone un'altra, decido di metterlo al corrente, torno in camera e nel tragitto mi si rompono le acque.
ANSIA.
Chiamo Marco mentre rido e tremo allo stesso tempo, ci mettiamo in macchina e via alla volta dell'ospedale. Il viaggio in macchina di circa 10 minuti è stato un silenzio intervallato da qualche mio "ahia eccone un'altra" da un suo "come va!?"
Arriviamo all'entrata dell'ospedale e alla sua domanda: "amore prendo la borsa?" Io rispondo: "no, vediamo cosa ci dicono, magari mi mandano a casa!"
Entriamo in reparto e la vedo, la tanto temuta ostetrica, tanto nominata e dalla quale mi avevano messo in guardia e li che mi aspetta per visitarmi ed essendo ormai mezzanotte e mezzo so che è lei l'ostetrica di turno. PANICO.
Mi visita e mi spedisce in sala travaglio mentre manda Marco a prendere la borsa rimproverandolo di non averla portata su fin da subito.
Mio marito entra in stanza con il suo solito modo di sdrammatizzare le situazioni ma viene gelato con sguardo e parole da parte dell'ostetrica, da quel momento lui non ha più parlato! Li ho temuto di passare un travaglio pessimo e indimenticabile (negativamente).
Entro in travaglio all'una e alle cinque mi trasferiscono in sala parto, l'ostetrica si addolcisce un po' e io probabilmente mi rilasso e li SBAGLIO! 
La prima mezz'ora in sala parto la ricorderò con un ripetersi di: "La prossima andrà meglio, questa è andata". Si, non capivo come cavolo spingere e non sfruttavo le contrazioni.
Alle 6:04 nasce Pietro e io in estasi per la gioia inizio ad elargire complimenti per il supporto e aiuto a ostetrica, infermiera e ginecologa. Tutto sommato, alla fine, questa tanto temuta ostetrica mi ha aiutata ad affrontare il delicato momento del travaglio e del parto a parer mio nel migliore dei modi, forse non troppo sentimentale e affettuosa come magari sono altre specialiste ma sicuramente professionale e di esperienza. 
Ho un ricordo dolce ed ironico del parto e mi piace molto...il dolore si dimentica e rimangono le forti emozioni di quel momento speciale. Credo di poter augurare a tutte un parto così.
 
Io ringrazio Rachele per aver accettato di condividere con me e con tutti i lettori del mio blog e delle mie pagine social, la sua esperienza di parto.
Se anche voi volete condividere la vostra esperienza di parto, potete mandarmi il vostro racconto via e-mail a: da.mamma.a.mamma2012@gmail.com oppure scrivermi un messaggio privato sulla mia pagina Facebook

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Da Mamma a Mamma.


 

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