Enuresi notturna: #mammanonèunproblema
Fonte: nottiasciutte.it |
La mia bimba ha da poco compiuto 2 anni e mezzo e già da questa estate, mio marito e tutti i parenti, hanno cominciato a dirmi: "Ma non è ora di toglierle il pannolino?", "Quando le togli il pannolino? E' grande ormai!", "Ma come? Va alla materna e porta ancora il pannolino?"....
Io rispondo a tutti che non ho fretta, che lo toglierò quando sarà pronta! Ci ho provato questa estate usando i pannolini a mutandina, ma lei nonostante tutto, ancora non mi dice quando le scappa... quindi ho deciso di rimandare, non trovo giusto obbligarla a mesi di pipì e popò addosso, solo perché secondo gli altri a 2 anni bisogna togliere il pannolino....
Alla scuola materna la maestra è d'accordo con me, e io ho deciso di riprovarci a dicembre, quando la mia bimba avrà 32 mesi, avrà già visto tutti i suoi amichetti usare il wc a scuola e spero avrà capito che deve dirmelo prima (e non dopo) quando le scappa!
Mi sto già informando quindi su cosa fare e cosa usare dopo il pannolino, per evitare di bagnare il letto tutte le notti...anche perché non è che io faccia i salti di gioia all'idea di dovermi alzare tutte le notti 3-4 volte per chiederle se le scappa la pipì... e poi svegliarla di continuo, non sarà controproducente?
Navigando sul web ho trovato molte informazioni utili. In particolare sul sito Nottiasciutte.it e sul sito Drynites.it ho scoperto che l'enuresi notturna è da considerarsi tale solo quando i bambini hanno più di 5 anni e non in quelli più piccoli che hanno appena tolto il pannolino, ai quali può capitare di fare la pipì a letto perché non hanno ancora il pieno controllo della vescica.
Come riportato sul sito:
La pipì a letto, chiamata “enuresi”, è “una involontaria perdita di urina in un'età in cui il controllo della vescica dovrebbe essere già stato raggiunto". L'enuresi viene considerata un problema solo dopo i 5 anni di età, perché prima il bambino non è ritenuto in grado di rimanere asciutto di notte.
Bisogna ricordare che l'enuresi è rarissimamente dovuto ad anomalie fisiche e che, soprattutto, si tratta di un disturbo e non di una malattia.
Per i bambini fino a 3 anni è normale bagnarsi la notte perché la vescica non ha ancora raggiunto una piena maturazione sia del volume di urina che è in grado di contenere, sia dei meccanismi che permettono al bambino di controllare la fuoriuscita della pipì.
Come riportato sul sito:
La pipì a letto, chiamata “enuresi”, è “una involontaria perdita di urina in un'età in cui il controllo della vescica dovrebbe essere già stato raggiunto". L'enuresi viene considerata un problema solo dopo i 5 anni di età, perché prima il bambino non è ritenuto in grado di rimanere asciutto di notte.
Bisogna ricordare che l'enuresi è rarissimamente dovuto ad anomalie fisiche e che, soprattutto, si tratta di un disturbo e non di una malattia.
Per i bambini fino a 3 anni è normale bagnarsi la notte perché la vescica non ha ancora raggiunto una piena maturazione sia del volume di urina che è in grado di contenere, sia dei meccanismi che permettono al bambino di controllare la fuoriuscita della pipì.
Per enuresi notturna si intende l'emissione di urine durante la notte che si presenta con una certa frequenza, ovvero in due settimane il bambino deve bagnare il letto almeno 2 volte.
Ma come risolvere il problema?
Spesso i rimedi più efficaci per risolvere il problema della pipì a letto sono il tempo, la pazienza e un giusto atteggiamento da parte dei genitori, ma esistono anche piccoli accorgimenti che insieme a questi fattori vi potranno offrire un aiuto concreto per risolvere il problema della pipì a letto.
In pratica può essere utile:
- Ridurre i liquidi prima di andare a dormire
- Tenere un calendario delle notti asciutte, questa terapia motivazionale funziona bene quando il bambino compie dei progressi sul calendario, mentre potrete farne a meno per un po’ nel caso i progressi siano stati meno frequenti.
- Fare degli esercizi di controllo della vescica “tenere-rilasciare la pipì” per rafforzare i muscoli della vescica
- Terapie alternative da valutare con il pediatra. In alcuni casi l’agopuntura, la chiropratica e l’omeopatia possono essere efficaci.
- Usare le mutandine assorbenti DryNites, queste mutandine si indossano e si tolgono proprio come le mutandine tradizionali e sono discrete sotto il pigiama.
Ho quindi deciso che non mi farò problemi e che userò per la mia bimba le mutandine assorbenti DryNites, se ne avrà mai bisogno, perché offrono protezione per tutta la notte grazie ad uno strato sottile super assorbente che allontana il bagnato dalla pelle, alle barriere anti fuoriuscite e ad un rivestimento esterno impermeabile. Le bande laterali elasticizzate assicurano una vestibilità avvolgente e mantengono il bambino asciutto e comodo per tutta la notte.
Queste mutandine assorbenti hanno anche divertenti disegni personalizzati per bambino e bambina, che le rendono molto simili alle mutandine tradizionali, rendendo il bambino più sicuro, sia quando dorme nel suo letto, sia quando capiterà di dormire fuori casa.
Se volete provare le mutandine DryNites, QUI trovate il modulo per ricevere a casa dei campioni gratuiti!
Quindi #mammanonèunproblema !!! Rilassatevi e rispettate i tempi dei bimbi!
Questo post è in collaborazione con Huggies Drynites
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