Ecco il suo racconto:
Cronache di un parto interminabile.
Questa è la storia di una diciottenne ritrovatasi a dover affrontare un avventura grandissima ed importantissima... Diventar mamma.
Iniziò tutto il 29 Novembre del 2013 con un test positivissimo in mano. Ero insieme al futuro papà della mia bambina da pochissimi mesi... insufficienti per poter iniziare una nuova vita a tre, credevamo noi.
Ma con tanto coraggio, entrambi diciassettenni, ci rimboccammo le maniche e affrontammo la gravidanza insieme, da bravi genitori.
Andavamo a scuola, dovevamo dividerci tra scuola, compiti e lavoro.
A metà gravidanza scoprimmo che la bambina che portavo nel mio grembo era una femminuccia. Io ero contentissima e non me l'aspettavo! Il papà invece se lo sentiva, ma era esattamente ciò che entrambi volevamo.
Ci dissero anche che la pupa era molto grande per una mamma così piccola di costituzione come me e che addirittura avrei partorito prima del previsto altrimenti avrei rischiato un parto cesareo. Dovevo prepararmi la valigia già per Maggio, quindi due mesi prima.
Ma non c'erano problemi, la valigia era pronta già dal giorno in cui scoprimmo il sesso della bambina, il problema era il fato che la piccola al 90% sarebbe nata prematura.
Ma non c'erano problemi, la valigia era pronta già dal giorno in cui scoprimmo il sesso della bambina, il problema era il fato che la piccola al 90% sarebbe nata prematura.
La gravidanza filava benissimo, senza problemi... E addirittura oltrepassai la data presunta del parto... Il 19 Luglio.
Ero contenta quando il giorno del mio 18esimo compleanno (ero a 32 settimane) avevo ancora il pancione, e così per le settimane a seguire perché ogni giorno che passava mi dava sicurezza che il mio grembo riusciva a far crescere sempre più mia figlia.
Ebbi una gravidanza bellissima, andava tutto liscio come l'olio. Sono andata a scuola fino all'ultimo giorno, prendendo sempre i mezzi. Sembrava quasi non fossi incinta.
Sapevo in fondo in fondo che la nascita di mia figlia era legata al giorno 24 in qualche modo (mio giorno preferito in assoluto, ma il papà non ci credeva). Il 24 luglio 2014, alle 3 di mattina, mi si ruppero le acque mentre dormivo. Incredula e non sapendo cosa fosse questo getto che sentivo sotto di me, mi lavai e tornai a letto. Dopo qualche ora risentii lo stesso getto. Dovevano essere assolutissimamente le acque! Svegliai tutti e mi feci portare in ospedale.
Sapevo in fondo in fondo che la nascita di mia figlia era legata al giorno 24 in qualche modo (mio giorno preferito in assoluto, ma il papà non ci credeva). Il 24 luglio 2014, alle 3 di mattina, mi si ruppero le acque mentre dormivo. Incredula e non sapendo cosa fosse questo getto che sentivo sotto di me, mi lavai e tornai a letto. Dopo qualche ora risentii lo stesso getto. Dovevano essere assolutissimamente le acque! Svegliai tutti e mi feci portare in ospedale.
Arrivata in ospedale non avevo contrazioni, stavo bene. Niente mi faceva partire il travaglio, ne le manovre che mi fecero appena arrivata al pronto soccorso, ne il gel applicatomi dopo qualche ora. Passai la notte li, e ne approfittai per dormire e prendere le forze.
Il giorno dopo era uguale al giorno prima. Le ore passavano, e io non mi dilatavo più di mezzo centimetro ogni 6-7 ore...
La bambina però non poteva più rimanere dentro dopo 36 ore con le acque rotte, e io non ce la facevo più a resistere senza ne mangiare ne bere dopo due giorni.
Il 25 Luglio, alle 14 mi fecero la prima flebo di ossitocina perché ero dilatata di 4 cm scarsi dal giorno prima, senza miglioramenti.
Da li a poco i dolori aumentavano, e così anche la dilatazione ... ma non abbastanza da poter far nascere una bambina ... ed io ero stanchissima come immaginate!
Da li a poco i dolori aumentavano, e così anche la dilatazione ... ma non abbastanza da poter far nascere una bambina ... ed io ero stanchissima come immaginate!
Alle 16,25, dopo due ore di interminabili contrazioni, la corsa in sala parto perché ero pronta a spingere, e finalmente si vedeva la testa!
Alle 16.30 dopo 5 minuti di spinte forti e intense mi ritrovo l'amore della mia vita in braccio, sul mio petto: Azzurra!
Alle 16.30 dopo 5 minuti di spinte forti e intense mi ritrovo l'amore della mia vita in braccio, sul mio petto: Azzurra!
Era fantastica, ma non ebbi neanche tante forze per piangere dalla gioia. La mia gioia più grande fu girarmi e vedere le persone che amo di più al mondo piangere, uno dalla contentezza e dalla liberazione e l'altra per averla disturbata mentre dormiva nel mio grembo.
Purtroppo me la levarono quasi subito, perché notarono che faceva un po di fatica nel respirare.. niente di grave mi dissero.. aveva SOLO inghiottito qualcosa che non andava inghiottito (che non so cos'era di preciso). La cosa importante per me, era che la mia bambina stava bene, e tutti mi rassicurarono.
Tornata nella mia stanza, dalla troppa stanchezza sono svenuta, avendo la massima di pressione a 70... E mi dovettero fare le flebo ...
Anche se tutto sommato non posso lamentarmi... Alle 18.30 mi sono svegliata dalla tanta fame che avevo!! L'ostetrica dopo due giorni mi consigliò di mangiare thè e fette biscottate... Ma diciamo sul serio? Ovviamente non le ho dato retta e mi sono mangiata due piatti di carne, uno era il mio e l'altro della mia compagna di letto che aveva fatto un cesareo e non poteva ancora mangiare!
Alle 21.30 ero pronta per vedere mia figlia all'incontro con i papà al nido.
Azzurra era piccolissima per me, avevo paura di prenderla in braccio nonostante fosse la più grande del nido. Pesava 3,240kg ed era alta 52cm... Una mini-papà!
Da li in poi, è iniziata la nostra nuova vita a tre...
Io ringrazio Ilenia per aver accettato di condividere con noi, la sua esperienza di parto. Se anche voi volete condividere la vostra esperienza di parto, potete mandarmi il vostro racconto via e-mail a: da.mamma.a.mamma2012@gmail.com oppure scrivermi un messaggio privato sulla mia pagina Facebook
2 commenti:
Sono sempre molto belli e commoventi i Racconti di parto!
Brava Ilenia che si è ritrovata mamma ad una così tenera età ma non si è fatta prendere dal panico.
Un bacio
Grazie Maria Chiara :-)
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