L’immaginazione come motore di crescita dei
bambini: le fiabe italiane e straniere più tradotte nel mondo
Ricordate quella
dolce sensazione di addormentarsi lentamente ascoltando una favola raccontataci
da una persona cara, quando eravamo bambini? Venivamo accompagnati in mondi
fantastici, con personaggi che immaginavamo fin nei minimi dettagli e che si
lanciavano in imprese epiche, diventando per noi amici, punti di riferimento a
cui ispirarci e, alle volte, veri e propri indimenticabili eroi. Ognuno di noi
conosce favole meravigliose, su questo non c’è dubbio, ma quali sono quelle che
uniscono bambini di tutto il mondo, perché caratterizzanti dell’infanzia di
ciascuno? Ecco le più conosciute, ovvero quelle che non ci stancheremmo mai di
ascoltare.
Le avventure di Pinocchio. Storia di un
burattino
Tutti conosciamo
Pinocchio, burattino umanizzato e dalla menzogna facile, diventato un
personaggio preso a prestito da cinema e teatro dalla favola di Collodi, scritta a Firenze nel 1881. Lo
scrittore, però, definì fin da subito la favola di Pinocchio come una
“bambinata” e iniziò a pubblicare la storia a puntate sul quotidiano “Il
Fanfulla”, dicendo al direttore del giornale di farne quel che voleva, ma di
pagarlo bene in caso di stampa così da invogliarlo
a seguitare la scrittura. Il successo delle avventure di Pinocchio iniziò
fin da subito e, anche se non è possibile fare una stima precisa, possiamo
affermare che negli anni settanta si trattava del libro più tradotto e venduto nella storia della letteratura
italiana, con traduzioni in oltre 220
lingue.
Foto di Corriere |
Il piccolo principe
Con 253
traduzioni nel mondo si tratta della favola più tradotta, un racconto
poetico che tratta temi quali amicizia, amore e senso della vita. Quel che è
interessante sottolineare, però, sono le lingue in cui quest’opera letteraria
per ragazzi è stata tradotta: non solo le più conosciute dei cinque continenti,
ma anche in dialetti come il bretone, il gallurese, il milanese, il reggiano, il napoletano,
il bolognese, il friulano,
l'aragonese,
l'esperanto e addirittura il
guaraní.
Un grandioso lavoro che ha visto collaborare interpreti, traduttori e professionisti,
dall’agenzia di traduzioni a Milano a quella con sede nel nord dell’Argentina, in
cui nel 2005 “Il piccolo principe” è stato il primo libro tradotto in lingua tobaFoto di Nuovispazi |
Le avventure di Alice nel Paese della
Meraviglie
Pubblicato per la prima volta nel 1865 dallo scrittore
inglese e matematico Lewis Carroll,
questo romanzo fantastico rappresenta un grande esempio di scrittura, che gioca
con regole linguistiche, matematiche, fisiche e logiche, facendogli guadagnare
la fama mondiale che ha. E proprio la complessità
della narrazione ha creato problemi di traduzione per traduttori
madrelingua di tutto il mondo, tanto che ogni edizione in lingua è un’edizione
a sé. Per questo, nel caso foste poliglotti, vale la pena immergersi nella
storia fantastica di Alice nel Paese delle Meraviglie in tutte le lingue del
mondo, ogni volta vi sembrerà di leggere un libro diverso.
Articolo scritto in collaborazione con FACI, agenzia con sede a Milano che da oltre 25 anni offre i migliori servizi
linguistici di traduzione e interpretariato.
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