Cosa vedere in vacanza in Abruzzo con i bambini
Come sempre, dopo le nostre vacanze, mi piace fare un piccolo riassunto di quello che abbiamo fatto e visto insieme alle bambine (vi avevo già raccontato la nostra vacanza a Cesenatico in Romagna fatta a giugno); questo luglio, invece, siamo stati per la prima volta in vacanza in Abruzzo, per la precisione siamo stati due settimane a Montesilvano e da lì abbiamo visitato Ortona, San Vito Chietino (nella Costa dei Trabocchi) e Chieti.
La zona di Montesilvano è molto carina, servita con bar, ristoranti, gelaterie e persino un lunapark abbastanza grande dove le mie bimbe si sono divertite parecchio, mia figlia più grande ha fatto anche delle giostre spericolate tipo la nuvola e il tagadà, mentre la piccola ha provato il bruco e le mongolfiere ma anche le macchinine e le navicelle spaziali (insomma non hanno paura di niente! Avevo più paura io di loro sulle giostre...)
Montesilvano è una città che ha una forte vocazione turistica con numerose strutture ricettive e alberghi, i maggiori sono concentrati nella zona settentrionale, chiamata Grandi Alberghi (dove eravamo noi).
La città ha anche una pista ciclabile che percorre tutto il lungomare e che a sud si collega con la ciclabile della confinante Pescara, mentre a nord è collegata da un nuovo ponte con Città Sant'Angelo.
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Le spiagge di Montesilvano sono ben attrezzate con ombrelloni e sdraio ma si trovano anche ampie zone di spiaggia libera, il mare è particolarmente adatto ai bambini perché degrada lentamente, ma nel periodo nel quale siamo stati noi, non era molto pulito, ho trovato più bello il mare di Cesenatico a giugno che quello di Montesilvano a luglio! Per questo abbiamo deciso di visitare altre zone dell'Abruzzo con il mare decisamente più bello come quello della Costa dei Trabocchi!
Il litorale è caratterizzato dalla diffusa presenza di trabocchi, antiche macchine da pesca su palafitta. Fra le varie teorie sulle prime apparizioni dei trabocchi sulle coste abruzzesi, una delle più accreditate li farebbe risalire al periodo dei Fenici.
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Proprio dove siamo stati noi, sulla costa di San Vito Chietino si trova il trabocco più antico fra quelli ancora esistenti, quello di Punta Turchino, descritto da Gabriele D'Annunzio nel romanzo "Il trionfo della morte".
San Vito Chietino è caratterizzato da un'ampia spiaggia sabbiosa con alcuni stabilimenti balneari, mentre il resto della costa è prevalentemente roccioso, con spiagge di ciottoli.
A San Vito mia figlia ha imparato a tuffarsi insieme al papà proprio di fronte ad un Trabocco! Ha anche nuotato per la prima volta dove non ci toccava senza supporti (vedi il video dei tuffi qui: @marina_damammaamamma)
Nello stesso giorno abbiamo visitato anche il Castello Aragonese che si trova sul promontorio di Ortona, un bellissimo castello rivolto verso il mare.
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La prima costruzione del Castello risale al 1452. La famiglia aragonese lo costruì sopra la vecchia struttura dei Caldora del XIV secolo. Tale struttura tuttavia risale all'epoca angioina del XIII secolo.
Il castello svolse la funzione difensiva fino al XVII secolo, quando fu acquistato dalla famiglia Baglioni come residenza signorile. Fu costruito un palazzo gentilizio all'interno delle mura, che nel XIX secolo cadde in abbandono. Da allora il castello fu usato come officina e polveriera.
Nel 1943 durante la battaglia di Ortona, il castello è stato colpito da bombe tedesche e granate americane. La polvere da sparo conservata all'interno fece esplodere la struttura, di cui saltarono in aria tutta la parte superiore delle mura e il palazzo gentilizio. Nel '46 uno smottamento di terreno distrusse quasi la metà del castello.
Dopo decenni di abbandono, il castello è stato oggetto di lavori di restauro e consolidamento avviati nel 2001.
Oggi del palazzo rimane un pezzo di muro perimetrale con decorazioni della cornice. Le mura hanno pianta a scarpa, con due grandi torri circolari poste sul lato di corso Matteotti, da dove oggi si accede. La pavimentazione della base del lato di ingresso, con arcate sulla muratura del castello, lascia intravedere che la struttura avesse un fossato d'acqua.
I resti del fabbricato residenziale.
L'interno è accessibile da un piccolo giardino che costeggia le mura, e da una scala sopra i resti di una torre laterale. L'interno è spoglio a causa della distruzione della guerra, ed è stato riabilitato a giardino, con conservazione delle mura verso il lato di ingresso dal corso Matteotti. Infatti vi sono delle scale che conducono ai sotterranei del castello, mentre una seconda scala porta al Museo della Torre ovest: si conservano pannelli delle foto storiche del castello e arredi delle famiglie nobili che possedettero la struttura.
La torre est è accessibile da un'altra rampa di scale e all'interno è vuota, usata come belvedere panoramico. (fonte wikipedia).
La nostra ultima gita in Abruzzo è stata a Chieti.
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Secondo alcune leggende le origini storiche di Chieti si confondono con la mitologia... una leggenda racconta che l'odierna Chieti fu fondata nel 1181 a.C. dall'eroe Achille, che la chiamò Teate in onore di sua madre. L'eroe omerico è rappresentato nello stemma del comune su un cavallo rampante, mentre regge una lancia e uno scudo su cui è raffigurata una croce bianca su campo rosso con quattro chiavi, che rappresentano le quattro porte d'ingresso della Chieti medievale (Porta Sant'Anna, Porta Santa Maria, Porta Napoli e Porta Pescara). (fonte wikipedia)
La nostra gita a Chieti è cominciata passeggiando per le vie del centro storico fino a raggiungere il Museo Universitario (ex Museo di Storia delle Scienze Biomediche) presso il palazzo ex-OND in Piazza Trento e Trieste.
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Nel museo si trovano i reperti della storia del popolamento umano in Abruzzo, con reperti dalla Preistoria al medioevo, ci sono anche mummie e calchi delle riproduzioni delle origini dell'uomo dall'Egittopiteco, l'ominide più antico esposto nel museo, passando per i vari australopitechi, dall'uomo abile, dall'uomo eretto, dall'uomo di Neanderthal e dall'uomo di Cro-Magnon. Nel museo ci sono anche vari fossili, animali impagliati, minerali, rocce, strumenti da laboratorio e scheletri di dinosauri.
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All'ingresso laterale del museo (su via IV Novembre) c'è una scultura di una tartaruga che sorregge sul guscio la città di Chieti, opera realizzata da Paolo Borghi.
Dopo il museo abbiamo visitato i giardini della Villa comunale. La Villa comunale è composta da più livelli terrazzati con un giardino all'italiana da un lato ed una piccola foresta dall'altro, verde e laghetti illuminati. Al centro il piazzale Mazzini con la fontana monumentale e gli archetti con panchine di fronte all'ingresso principale. Lungo il viale si trova il Monumento ai Caduti della Guerra 1915-18 realizzato dallo scultore Pietro Canonica ed inaugurato il 19 giugno 1924.
Fontana villa comunale Chieti - Copyright damammaamamma.net |
Chieti ha davvero moto da vedere, purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vedere tutto, ma sicuramente meritano una visita anche il Parco Obletter che si trova a Chieti Scalo e rappresenta il più grande parco giochi attrezzato per i bambini del comune, oltre i due piccoli parchi gioco della villa comunale; le tante Chiese; gli altri musei della città; i siti archeologici come l'Anfiteatro romano della Civitella, il Teatro romano, le Terme romane e i Tempietti romani.
Infine, Chieti ha anche un'intera città sotterranea situata proprio sotto l'attuale centro storico. Purtroppo non siamo riusciti a vederla, ma deve essere davvero interessante da visitare con il suo complesso sistema di cisterne collegate mediante cunicoli provvisti di fori di aerazione, che è ancora in parte integro, infatti, alcuni ambienti ipogei furono utilizzati come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale.
Le due settimane di vacanza in Abruzzo sono volate e durante la vacanza la mia baby ha cominciato ad apprezzare un po' di più il mare e la sabbia, ha infatti giocato a costruire castelli di sabbia, camminato in riva al mare (con le scarpette da mare perché la sabbia a contatto con i piedi la odia ancora!), è entrata in mare anche col canotto (e ci si è addormentata sopra più volte) ma soprattutto ha amato l'altalena e i castelli con scivoli presenti in spiaggia!
Ancora oggi, dopo due settimane a casa ancora ci chiede: "andiamo al mare?" ... eh magari!
Voi siete mai stati in Abruzzo? Ci sarebbe ancora molto da vedere in questa regione... speriamo di vedere di più la prossima volta.
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